VERITA’ PRINCIPALI DELLA FEDE CRISTIANA

ORIGINE E FINE DELLA VITA

Dio ci ha creati.

Dio è l’ Essere perfettissimo ed eterno, pienezza e fonte di ogni bene, creatore e Signore di tutte le cose.

Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e goderlo per sempre in Paradiso (se lo meritiamo).

I DUE MISTERI PRINCIPALI DELLA FEDE

1 – Vi è un solo Dio un tre persone; Padre, Figlio e Spirito Santo.

2 – Il Figlio, rimanendo vero Dio, si è fatto anche vero uomo, chiamato Gesù Cristo, e come uomo ha patito, è morto ed è risorto per redimerci dai peccati.

PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA PASSIONE DI CRISTO

• Dio poteva salvare l’umanità senza la passione di Gesù Cristo. Essendo Egli Potenza e Sapienza infinita, non potevano mancargli tanti altri modi. Inoltre Dio avrebbe potuto concedere all’uomo peccatore pentito, il perdono e la grazia, senza ledere la sua giustizia.
• Dio scelse la Passione e Morte di Cristo, mosso solo dalla sua Giustizia e dalla sua Misericordia:
– dalla sua Giustizia, perché, per mezzo della passione di Cristo, diede una soddisfazione completa all’offesa infinita, e fece comprendere all’uomo l’offesa infinita che gli arreca il peccato;
– dalla sua Misericordia, perché all’uomo, impotente a soddisfare il suo peccato, Dio mandò un sostituto, affinché soddisfacesse il debito infinito dell’uomo.

Commesso il peccato, l’uomo non può più riparare l’offesa fatta a Dio perché tale offesa è infinita, mentre la riparazione che l’uomo è in grado di dare, essendo egli creatura, è finita, limitata. E allora l’uomo come può salvarsi? Nella Sua grande MISERICORDIA e GIUSTIZIA, Dio ha provveduto personalmente al pagamento per i nostri peccati, attraverso Suo Figlio (sia per il peccato originale, sia per i nostri peccati personali). La morte di Gesù è stata una morte dal valore infinito perché Egli è il Dio/Uomo infinito che paga il nostro debito di peccato infinito, in modo che noi non dobbiamo più pagarlo con un’eternità nell’Inferno (2 Corinzi 5:21).

LA PRESENZA REALE DI GESU’ NELL’EUCARESTIA

Miracolo eucaristico di Buenos Aires

Nell’Eucaristia Gesù è presente in modo completo e in tutta la sua Persona, cioè in Corpo, Sangue, Anima e Divinità

IL SENSO DELLA VITA

-Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e goderlo per sempre in Paradiso (se lo meritiamo).

-Condizione necessaria per meritare il Paradiso ed evitare l’Inferno è questa: vivere e morire in Grazia di Dio.

Essere in Grazia di Dio significa che la SS.Trinità dimora nella nostra anima; di conseguenza, lo Spirito Santo ci GIUSTIFICA, ci SANTIFICA e ci DIVINIZZA; ossia, ci perdona i peccati, ci dona gli aiuti necessari per rafforzarci nel bene ed evitare il male e facendosi tutt’uno con noi, ci rende partecipi della sua natura Divina.

-Lo stato di Grazia si ottiene vivendo contemporaneamente in Comunione d’Amore con Dio e con il Prossimo.

Vivere in Comunione d’Amore con Dio significa pregare (dialogare cuore a cuore con Dio, anche con parole proprie), rispettare tutti i Dieci Comandamenti e frequentare assiduamente i Sacramenti (Santa Messa ogni domenica e nelle feste comandate, Confessione frequente o almeno dopo ogni peccato mortale, Santa Comunione frequente o almeno una volta all’anno, a Pasqua), che devono essere accolti con vera Fede e vissuti nella vera Carità.

-La vita è un dono è va impiegata facendone a sua volta un dono agli altri; quindi, vivere in Comunione d’Amore con il Prossimo significa compiere diligentemente i doveri del proprio stato di vita e mettere al servizio degli altri, con modestia e gratuità, i propri beni, le proprie virtù ed i propri talenti, per il conseguimento del Bene Comune.
Le 7 Opere di Misericordia Corporale e Spirituale ci indicano vari modi per concretizzare il nostro amore verso il Prossimo.

Amare davvero se stessi significa impegnarsi, con l’aiuto della Grazia, a meritare il Paradiso e ad evitare l’Inferno, vivendo una vita sacramentale attiva e facendo il maggior numero possibile di opere buone.

-ll Signore, inoltre, desidera che accettiamo e trasformiamo in dono anche le nostre Sofferenze. La sofferenza, infatti, è una “mistica moneta” che possiamo utilizzare per noi stessi e per il prossimo: in espiazione dei nostri peccati, per diminuire le nostre pene al Purgatorio (o quelle dei nostri cari defunti), per la santificazione dei Sacerdoti e catechisti, per la conversione e per la salvezza dei peccatori, in particolare delle persone a cui vogliamo bene. Santa Teresina di Lisieux diceva che “Si salvano più anime con la sofferenza, offerta a Dio con amore, che con lunghe prediche!” .
Chi soffre, ma non offre a Dio le sue sofferenze, spreca il suo dolore.

-Gesù, sulla croce, ci ha fatto un dono dal valore inestimabile: sua Madre. Da quel momento è diventata la madre dolcissima e premurosa di ognuno di noi. Dunque, affida alla Madonna il tuo cammino di crescita spirituale. Consacrati a Lei. Non ti farà mai mancare il suo aiuto. Il suo immenso amore materno ti avvolgerà in un abbraccio continuo.

“I miei cugini Francesco e Giacinta si sacrificarono perché in tutte le apparizioni la Santissima Vergine aveva un aspetto molto triste. Ella non ci ha mai sorriso. Questa tristezza, questa angoscia che percepimmo in Lei penetrò nelle nostre anime. Essa era causata dalle offese a Dio e dalle punizioni che minacciano i colpevoli. E così noi bambini non sapevamo casa fare, se non trovare diversi modi di pregare e di fare sacrifici. L’altra cosa che ha santificato i miei cugini fu la visione dell’Inferno” (Suor Lucia di Fatima). Finché ci sarà una sola anima ad andare all’Inferno, la Madonna sarà sempre profondamente Addolorata.

I DIECI COMANDAMENTI DI DIO

Io sono il Signore Dio tuo:

1 – Non avrai altro Dio fuori di me.

2 – Non nominare il nome di Dio in vano.

3 – Ricordati di santificare le feste.

4 – Onora tuo padre e tua madre.

5 – Non uccidere.

6 – Non commettere atti impuri.

7 – Non rubare.

8 – Non dire falsa testimonianza.

9 – Non desiderare la donna d’ altri.

10- Non desiderare la roba d’ altri.

I CINQUE PRECETTI DELLA CHIESA

1 – Partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimanere liberi da lavori e da attività che potrebbero impedire la santificazione di tali giorni.

2 – Confessare i propri peccati almeno una volta all’anno.

3 – Ricevere il sacramento dell’eucaristia almeno a Pasqua.

4 – Astenersi dal mangiare carne e osservare il digiuno nei giorni stabiliti dalla Chiesa.

5 – Sovvenire alle necessità materiali della Chiesa stessa, secondo le proprie possibilità.

I SETTE SACRAMENTI

1 – Battesimo

2 – Confermazione o Cresima

3 – Eucaristia

4 – Penitenza o Riconciliazione

5 – Unzione degli infermi

6 – Ordine

7 – Matrimonio

I DUE PRECETTI DELLA CARITÀ

1 – Amerai il Signore tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 2 – Amerai il tuo prossimo come te stesso.

I SETTE PRECETTI DI MISERICORDIA CORPORALE

1 – Dar da mangiare agli affamati

2 – Dar da bere agli assetati

3 – Vestire gli ignudi

4 – Alloggiare i pellegrini

5 – Visitare gli infermi

6 – Visitare i carcerati

7 – Seppellire i morti

I SETTE PRECETTI DI MISERICORDIA SPIRITUALE

1 – Consigliare i dubbiosi.

2 – Insegnare a chi non sa.

3 – Ammonire i peccatori.

4 – Consolare gli afflitti.

5 – Perdonare le offese.

6 – Sopportare pazientemente le persone moleste.

7 – Pregare Dio per i vivi e per i morti.

LE TRE VIRTÙ TEOLOGALI

1- La Fede

2 – La Speranza

3 – La Carità

LE QUATTRO VIRTÙ CARDINALI

1- La Prudenza

2 – La Giustizia 3 – La Fortezza

4 – La Temperanza

I SETTE DONI DELLO SPIRITO SANTO

1 – Sapienza

2 – Intelletto

3 – Consiglio

4 – Fortezza

5 – Scienza

6 – Pietà

7 – Timor di Dio

LE BEATITUDINI EVANGELICHE

1 – Beati i poveri in spirito, perche di essi è il regno dei cieli.

2 – Beati gli afflitti, perche saranno consolati.

3 – Beati i miti, perche erediteranno la terra.

4 – Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perche saranno saziati.

5 – Beati i misericordiosi , perche troveranno misericordia.

6 – eeati i puri di cuore, perche vedranno Dio.

7 – Beati gli operatori di pace, perche saranno chiamati figli di Dio.

8 – Beati i perseguitati a causa della giustizia, perche di essi è il regno dei cieli.

(M t 5,3-10)

I SETTE VIZI CAPITALI

1 – Superbia

2 – Avarizia

3 – Lussuria

4 – Ira

5 – Gola

6 – Invidia

7 – Pigrizia o Accidia

I PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO

1 – Disperazione della salvezza.

2 – Presunzione di salvarsi senza merito.

3 – Impugnare la verità conosciuta.

4 – Invidia della grazia altrui.

5 – Ostinazione nei peccati.

6 – Impenitenza finale.

I QUATTRO PECCATI CHE GRIDANO VENDETTA AL COSPETTO DI DIO

1 – Omicidio volontario (l’aborto è il più grave)

2 – Peccato impuro contro natura.

3 – Oppressione dei poveri.

4 – Defraudare la mercede agli operai.

I QUATTRO NOVISSIMI

1 – La Morte

2 – Il Giudizio

3 – L’ Inferno

4 – Il Paradiso