LA POSSESSIONE DIABOLICA

SINTOMI COMUNI DI POSSESSIONE

possessione

l rituale degli esorcismi afferma che secondo una prassi consolidata vanno ritenuti segni di possessione diabolica la concomitanza di questi segni:

– manifestare una forza superiore all’età o alla condizione fisica (cfr. Mc 5,1-5);
– parlare (o capire) lingue sconosciute e/o remote mai apprese naturalmente;
– rivelare cose occulte e lontane.

Sempre secondo il Rituale, fenomeni del genere possono essere provocati anche da altre cause; tuttavia, se essi si presentano associati alla “violenta avversione al sacro”, possono verosimilmente rivelare la presenza diabolica. Questa avversione al sacro si esprime con parole e gesti pieni di odio e di furore nei confronti di Dio, della Madonna, dei Santi, e degli elementi (acqua o oggetti benedetti, reliquie, sacramenti e sacramentali in genere) e delle immagini sacre. Tale genere di avversione, a differenza di quella psicologica o ideologica – che è generalmente costante e non necessariamente violenta – risulta improvvisa, limitata nel tempo e si interrompe bruscamente. Tra le reazioni che si possono avere troviamo:
-reagire violentemente alla preghiera mentale di qualcuno, rutti e colpi di tosse o vomito quando qualcuno prega (anche solo mentalmente),
-non riuscire a pregare perché la bocca si blocca,
-avvertire come un peso insopportabile la mano del Sacerdote imposta sulla testa,
-ricevere bruciature sul corpo a seguito del contatto con il crocifisso o altri oggetti sacri o acqua benedetta,
-bocca e denti che si chiudono paralizzati al momento di ricevere l’eucarestia,
-stare sempre male nei giorni liturgici principali dell’anno,
-avere ripugnanza per tutto ciò che è benedetto,
-strapparsi di dosso i vestiti precedentemente benedetti,
-conoscere i peccati nascosti dei presenti, ecc.

Un ulteriore segno per identificare una condizione di possessione è rappresentato dal fatto che al termine della “crisi” il posseduto non ricorda più nulla di ciò che ha detto e fatto. Durante lo stato di possessione il soggetto entra infatti in uno stato di trance similare a quello dei “medium” e degli occultisti in genere. Durante questa fase il soggetto può dire di tutto, ridere, offendere, minacciare i presenti e molte altro come già descritto nella sezione relativa all’azione ordinaria e straordinaria di Satana.

Rimanendo nell’ambito della possessione demoniaca è bene chiarire che essa riguarda solo il corpo e non l’anima. Il Demonio non può possederla in quanto solo Dio Trinità ha la facoltà di inabitarla con la sua grazia.
Il peccato mortale non fa entrare il Demonio nell’anima dell’uomo, ma crea una dipendenza morale dell’uomo nei suoi confronti. Questa dipendenza diventa tanto più forte in funzione dei peccati commessi e può condurre alla perdizione eterna anche se non ci sono manifestazioni demoniache esteriori; infatti la maggior parte di coloro che sono in peccato mortale non sono posseduti anche nel corpo.
Solo alcuni hanno sia l’anima schiava del Demonio (cioè in peccato mortale), sia la possessione fisica. Altri, infine, possono essere posseduti nel corpo ma la loro anima è in stato di grazia ed alla morte va in Paradiso.
Allo stesso modo in cui una malattia non pregiudica la salvezza eterna di una persona, così la possessione non pregiudica la profonda comunione con Dio (come ci viene attestato nella vita di molti Santi posseduti).
In una condizione opposta possiamo trovare invece Giuda Iscariota che nella sua anima era divenuto fortemente schiavo di Satana, ma Gesù non gli ha mai fatto alcun esorcismo perché la sua volontà era ormai compromessa e votata al peccato.

POSSESSIONE DI PRIMO GRADO Talvolta, misteriosamente, il demonio può invadere la psiche di un essere umano, prendendo il controllo del suo corpo e della sua intenzionalità. Il fenomeno dura finché non è annullato dall’esorcismo, o per periodi stabiliti a priori. In questo gra­do di possessione il demonio è latente, si limita ad alterare gli atteggiamenti del posseduto, le sue reazioni al sacro, gli istilla sentimenti di disperazione e depres­sione.

POSSESSIONE DI SECONDO GRADO Questa possessione è più evidente: si manifestano cambi di voce, fenomeni pretematurali quali la glossolalia, la levitazione, la pirocinesi (potere di incen­diare gli oggetti a distanza), l’acqua santa produce piaghe nel corpo del posseduto, che di per sé manifesta chiaramente di avere un’altra personalità. In genere per possessione diabolica si intende questa situazione intermedia.

POSSESSIONE DI TERZO GRADO  A questo grado, lo spirito maligno (o più spiriti) hanno preso un dominio tale della persona, da alterare orribilmente persino i suoi tratti somatici (che diven­gono veramente raccapriccianti!), il suo odore, la temperatura. Questo è il caso più arduo, e occorrono di solito numerosi esorcismi per la liberazione definitiva. In effetti, la differenza tra le ultime tré grada­zioni è solo una sottigliezza, perché molte volte la persona passa da una fase all’altra con mutamenti quasi impercettibili.

CONFESSIONE